Descrizione

Con la legge 18 giugno 2017, n.71, l’Italia si è posta l’obiettivo di contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni, con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime, sia in quella di responsabili di illeciti, assicurando l’attuazione degli interventi senza distinzione di età nell’ambito delle istituzioni scolastiche.

L’art.2 della citata legge recita che per cyberbullismo si intende qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti online aventi a oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori, ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso o la loro messa in ridicolo.

Tale fenomeno deve essere conosciuto e combattuto in tutte le sue forme così come previsto:

• dagli artt. 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana;
• dal D.P.R. 249/98 e D.P.R. 235/2007 – “Statuto delle studentesse e degli studenti”;
• dalle linee di orientamento (aprile 2015) del M.I.U.R. per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo;
• dagli artt. 581, 582, 594, 595, 610, 612 e 635 del Codice Penale;
• dagli artt. 2043, 2047 e 2048 del Codice Civile;
• dal Piano Nazionale per la Prevenzione del bullismo e del cyberbullismo del M.I.U.R. 2016/2017

 

OBIETTIVI E FINALITA’

“[…] contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni, con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela 2 ed educazione nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, assicurando l’attuazione degli interventi senza distinzione di età nell’ambito delle istituzioni scolastiche.”

“[…] favorire l’acquisizione delle competenze necessarie all’esercizio di una cittadinanza digitale consapevole. Responsabilizzare le alunne e gli alunni mettendo in atto interventi formativi, informativi e partecipativi […]”.

 

DEFINIZIONI

BULLISMO

Azioni di sistematica prevaricazione e sopruso messe in atto e perpetrate da uno o più individui (bullo o gruppo di bulli) ai danni di uno o più individui, percepito come più debole/i (vittima/e).

Rientrano nel bullismo:

• azioni di bullismo diretto: aggressioni fisiche o con insulti diretti alla vittima;

• azioni di bullismo indiretto: comportamenti volti ad escludere la vittima, anche con la diffusione di calunnie sul suo conto.

CYBERBULLISMO (BULLISMO ELETTRONICO, BULLISMO IN INTERNET)

Forma di prevaricazione mirata a danneggiare una persona o un gruppo, ripetuta e attuata attraverso l’utilizzo di informazioni elettroniche e dispositivi di comunicazione.

Si tratta di azioni di bullismo reale fotografate o videoriprese, poi pubblicate e diffuse sul web (social network, siti di foto-video sharing, e-mail, blog, forum, chat, giochi di ruolo, etc.). Tali azioni di prepotenza informatica, di persecuzione, di molestia e calunnia sono molto aggressive e possono ledere pesantemente il benessere psico-fisico della vittima.

Rientrano nel cyberbullismo:

Flaming: litigi on line nei quali si fa uso di un linguaggio violento e volgare;

Harassment: molestie attuate attraverso l’invio ripetuto di linguaggi offensivi;

Cyberstalking: invio ripetuto di messaggi che contengono esplicite minacce fisiche, tali da indurre la vittima a temere per la propria incolumità;

Denigrazione: pubblicazione di pettegolezzi e commenti crudeli, calunniosi e denigratori all’interno di comunità virtuali (blog, forum di discussione, messaggistica, siti internet etc.);

Outing estorto: registrazioni di confidenze raccolte in un ambiente privato e sulla base di un clima di fiducia, poi pubblicate in un blog pubblico;

Impersonificazione: insinuazione nell’account di una persona ed invio, dallo stesso, di messaggi sconvenienti, ingiuriosi che screditino la vittima;

Esclusione: estromissione intenzionale dall’attività on line;

Sexting: scambio di immagini o video, in particolare via cellulare, che ritraggono persone minorenni nude, seminude o in atteggiamenti particolari.

 

AZIONI DI PREVENZIONE

La scuola, nella prevenzione di tale fenomeno, ha un ruolo attivo e di grande responsabilità, pertanto le diverse figure che operano all’interno dell’Istituto collaborano, ciascuna seconde le proprie competenze, per favorire l’acquisizione delle competenze necessarie all’esercizio di una cittadinanza attiva consapevole.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO:

▪ garantisce la tutela degli aspetti legali riguardanti la privacy e la tutela dell’immagine di tutti i membri della comunità scolastica;

▪ cura l’inserimento nel Regolamento d’Istituto e nei Patti di Corresponsabilità delle misure di intervento immediato da effettuare qualora venga a conoscenza di episodi di bullismo e/o cyberbullismo;

▪ garantisce ai propri docenti una formazione di base sulle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) che consenta loro di possedere le competenze necessarie all’utilizzo di tali risorse;

▪ incentiva corsi di aggiornamento e formazione in materia di prevenzione dei fenomeni di bullismo e/o cyberbullismo rivolti a tutto il personale scolastico, agli alunni e alle famiglie;

▪ garantisce l’esistenza di un sistema che consenta il monitoraggio e il controllo interno della sicurezza on line;

▪ informa tempestivamente, qualora venga a conoscenza di atti di bullismo e/o cyberbullismo che non si configurino come reato, i genitori dei minori coinvolti (o chi ne esercita la responsabilità genitoriale o i tutori)

▪ regola il comportamento degli studenti ed impone sanzioni disciplinari in caso di comportamento inadeguato.

IL REFERENTE PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO AL BULLISMO E CYBERBULLISMO D’ISTITUTO:

▪ coordina iniziative di prevenzione e contrasto del cyberbullismo messe in atto dalla scuola;

▪ svolge un importante compito di supporto al Dirigente Scolastico per la revisione/stesura di regolamenti, atti e documenti e di collaborazione in team con altre figure scolastiche (animatore digitale, referente BES/Inclusione, referente per la dispersione ecc.;

▪ raccoglie e diffonde buone pratiche educative, organizzative e azioni di monitoraggio anche attraverso somministrazione di questionari;

▪ predispone un documento di rilevazione di incidenti di sicurezza in rete;

▪ facilita la formazione e la consulenza di tutto il personale, delle famiglie e degli alunni relativamente al fenomeno del bullismo e cyberbullismo;

▪ costituisce l’interfaccia con le forze di Polizia, con i servizi minorili dell’Amministrazione della Giustizia, le associazioni e i centri di aggregazione giovanile sul territorio, per il coordinamento delle iniziative di prevenzione e contrasto del bullismo e cyberbullismo;

▪ collabora con i Servizi Territoriali promuovendo progetti personalizzati per sostenere le vittime di bullismo e cyberbullismo e per rieducare, anche attraverso l’esercizio di attività riparatorie o di utilità sociale, i minori autori di bullismo e/o cyberbullismo;

▪ coinvolge altri soggetti della scuola con particolare attenzione agli studenti/ex studenti (PEER EDUCATION- CYBER ANGELS);

▪ predispone per i docenti un format da protocollare;

▪ compila un prospetto personale per tenere traccia di tutte le segnalazioni.

L’ANIMATORE DIGITALE E TEAM DELL’INNOVAZIONE:

▪ pubblica il documento di E-Safety Policy sul sito della scuola;

▪ diffonde i contenuti del documento tra docenti e studenti;

▪ collaborano con il referente nella raccolta, nella diffusione delle buone pratiche educative, organizzative e nelle azioni di monitoraggio anche attraverso somministrazione di questionari.

IL COLLEGIO DOCENTI:

▪ promuove scelte didattiche ed educative, anche in collaborazione con altre scuole in rete, per la prevenzione e per il contrasto del fenomeno;

▪ approva progetti per l’arricchimento del curricolo d’Istituto;

▪ individua attività di prevenzione e contrasto nell’ambito di Cittadinanza e Costituzione. IL CONSIGLIO DI CLASSE:

▪ pianifica attività didattiche e/o integrative finalizzate al coinvolgimento degli studenti e all’approfondimento di tematiche che favoriscano la riflessione e la pratica di valori di convivenza civile;

▪ propone progetti di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva.

GLI INSEGNANTI:

▪ provvedono personalmente alla propria formazione/aggiornamento sull’utilizzo del digitale con particolare riferimento alla dimensione etica (tutela della privacy, rispetto dei diritti intellettuali dei materiali reperiti in Internet e dell’immagine degli altri, lotta al cyberbullismo);

▪ supportano gli alunni nell’utilizzo consapevole delle tecnologie informatiche utilizzate a scopi didattici;

▪ segnalano al Dirigente Scolastico e ai suoi collaboratori eventuali episodi di violazione delle norme di comportamento stabilite dalla scuola, avviando le procedure previste in caso di violazioni;

▪ supportano ed indirizzano alunni coinvolti in problematiche legate al bullismo e/o alla rete.

GLI ALUNNI:

▪ leggono, comprendono ed accettano il documento di E-Safety Policy;

▪ operano come Peer tutor (cyber angels) in favore degli altri studenti;

▪ partecipano ad attività formative e informative;

▪ comprendono e rispettano le norme sul diritto d’autore;

▪ devono avere consapevolezza delle situazioni di rischio legate alla rete, telefoni cellulari, fotocamere digitali;

▪ devono conoscere la politica della scuola sull’uso delle immagini;

▪ comprendono l’importanza di adottare buone pratiche di sicurezza on-line quando si usano le tecnologie;

▪ si assumono la responsabilità di un utilizzo sbagliato delle tecnologie.

IL TECNICO INFORMATICO:

▪ controlla e accede a tutti i files della intranet;

▪ installa nuovi software;

▪ limita attraverso un proxy l’accesso ad alcuni siti;

▪ prenota i laboratori, consentendo di tenere traccia di ora e dei laboratori utilizzati da ciascuno.

IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI:

▪ assicura, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, gli interventi di manutenzione necessari ad evitate un cattivo funzionamento della dotazione tecnologica dell’Istituto, controllando al contempo che le norme di sicurezza vengano rispettate.

 

SANZIONI DISCIPLINARI

Le infrazioni saranno sanzionate sulla base di quanto previsto nel regolamento d’Istituto, privilegiando sanzioni disciplinari di tipo educativo, convertibili in attività a favore della comunità scolastica.

Tuttavia, la Dirigente, in caso di constatato episodio e valutata la gravità dei fatti, per i reati più gravi potrà contattare direttamente gli organi di Polizia competenti, in conformità con la legge attuale.

L’Istituto considera “infrazione grave” qualsiasi comportamento accertato che si configuri come forma di navigazione on line a rischio di bullismo e di cyberbullismo.

Il Consiglio di classe valuterà, di volta in volta, quali sanzioni disciplinari di tipo riparativo, utili per la comunità scolastica, applicare.

I suddetti interventi educativi, secondo la gravità del caso, possono consistere in:

▪ richiamo verbale;

▪ sanzioni estemporanee commisurate alla gravità della violazione commessa (assegnazione di attività aggiuntive da svolgere a casa su temi di Cittadinanza e Costituzione);

▪ nota informativa ai genitori o tutori mediante registro elettronico;

▪ informazione e coinvolgimento dei genitori del bullo/cyberbullo e della vittima;

▪ incontri di specialisti con gli alunni coinvolti e se opportuno con l’intera classe;

▪ lettera di scuse da parte del bullo o cyberbullo;

▪ lavori socialmente utili per la comunità scolastica.

 

AZIONI DI SOSTEGNO A FAVORE DELLE VITTIME

Il Consiglio di classe individuerà, con riferimento alla fattispecie concreta, eventuali azioni di sostegno per la vittima, ricorrendo eventualmente al supporto di specialisti.

 

Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Lidia Di Gangi

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